Una giornata diversa passata con DIESIS

Il 13 Agosto siamo andati in gita a Bergamo. Il gruppo era formato da tredici ragazzi e tre accompagnatori. Arrivati a Bergamo abbiamo incontrato una guida di nome Valentina, che ci ha accompagnato a piedi per tutta la città durante la festa del Casoncello, un piatto molto simile ai ravioli tipico della cucina bergamasca.

Bergamo è una città molto particolare poiché e divisa in due parti: la parte alta e la parte bassa. Siamo partiti dalla parte più bassa, che è anche quella più moderna, dove c’ è il tribunale, i centri commerciali e molti musei interessanti.

Chiaramente, non avendo molto tempo, è stata la parte più trascurata ma comunque abbiamo trovato delle piccole gemme come la porta originale del credito bergamasco che però adesso è stato acquistato dalla banca Intesa San Paolo. Dopo aver fatto colazione nella parte bassa, siamo andati nella parte di Bergamo alta.

La parte di Bergamo alta è quella più storica, dove ci sono monumenti come il lavatoio di Bergamo, dove le donne quando non c’ erano le lavatrici lavavano i panni. Poi, abbiamo anche visto anche piazza delle scarpe dove era presente la funicolare, che collega Bergamo Alta con Bergamo Bassa (originariamente collegava Bergamo a Venezia poiché per molto tempo Bergamo è stata parte del governo veneziano, precisamente dal 1616 al 1718).

Infine, siamo andati nel forte di Bergamo dove abbiamo visto dall’ alto lo stadio dell’Atalanta, la squadra di calcio.

Dopo aver visitato la parte alta di Bergamo siamo scesi e abbiamo trovato un negozio a tema Harry Potter, c’ erano tutti gli oggetti del film: le bacchette e anche le scope magiche. È stato molto divertente.

Infine, abbiamo tutti insieme preso il treno e siamo tornati a casa.  Sicuramente Bergamo è una città che consiglio di visitare perché unica nel suo genere. Non esistono altre città che hanno la città alta e bassa. Bergamo è il miscuglio fra modernità e antichità, puoi vedere di tutto. Sicuramente il più grande rimpianto è non aver provato il casoncello.

 

Autore: Daniele Valarani