Scopriamo di più sull’Asperger

La Sindrome di Asperger, termine ancora utilizzato anche se ormai desueto, è una forma particolare di autismo, caratterizzata da ridotte capacità comunicative e di socializzazione.

Le cause della sindrome di Asperger sono incerte; secondo alcune ipotesi, questo disturbo avrebbe una base genetica e familiare.

Essere Asperger, oggi chiamato autismo ad alto funzionamento, influenza le capacità comunicative e di socializzazione dell’individuo che ne soffre, rendendolo apparentemente privo di interesse verso gli altri, indifferente ai rapporti sociali e spesso eccessivamente preoccupato per alcune questioni assai specifiche.

La sindrome di Asperger può considerarsi una forma più lieve di autismo; con quest’ultimo, infatti, condivide alcune caratteristiche cliniche, tra cui:

  • Difficoltà di interazione sociale;
  • Problemi di comunicazione;
  • Comportamenti ripetitivi e stereotipati;
  • Attività e interessi limitati;
  • Iperattività e deficit dell’attenzione;
  • Ansiae depressione.

 

La sindrome di Asperger sembra essere più comune nei maschi; tuttavia, è bene precisare che, nelle femmine, la diagnosi di questa condizione è più complessa e ciò comporta una sua sottostima.

Il nome Asperger deve il proprio nome al pediatra austriaco Hans Asperger, che ne descrisse per primo i sintomi e le manifestazioni principali attorno agli anni ’40.

Le prime manifestazioni compaiono a circa 2-3 anni, ma di solito ci si accorge di queste solo quando l’individuo va a scuola e comincia a rapportarsi quotidianamente con i coetanei e con gli insegnanti.

Gli Asperger potrebbero essere incapaci di avvalersi della comunicazione non-verbale, la quale è fatta di contatti visivi con chi si sta parlando, di gesti e di posture particolari.
La sindrome influenza notevolmente il linguaggio parlato: si può avere un tono di voce monotono, ci si esprime in modo pedante e si interpreta alla lettera ciò che gli viene detto, senza distinguere frasi sarcastiche, ironiche e modi di dire.
È importante sottolineare come anche questo aspetto non aiuti i rapporti con gli altri, i quali mal sopportano la presenza di un individuo con le sopraccitate problematiche.

Inoltre, ci si distingue per una particolare gestualità (per esempio, sbattere o torcere le mani) e per dei comportamenti ripetitivistereotipati e, spesso inutili, dai quali non riesce a prescindere; rinunciare a uno di questi “riti”, infatti, rappresenta un vero e proprio dramma.

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, gli individui con sindrome di Asperger hanno, di solito, un quoziente intellettivo normale; anzi, alcuni di loro possiedono delle doti matematiche, informatiche e musicali fuori dal comune.

I sintomi che caratterizzano l’età adulta sono gli stessi descritti per l’età infantile/adolescenza. Ciò che cambia è l’ambiente circostante, che non è più quello scolastico, ma quello lavorativo e delle relazioni di coppia.

 

Autore: Alessandro Dell’Acqua